È morto Roberto. Roberto chi? Roberto Nonloso. Non so come si chiamava e non so chi era. A dire il vero non conoscevo neanche il suo nome fino a ieri. Eppure. Questa notizia mi ha resa tanto triste...
Foto: flickr.com Eugenio Zaffagnini N.B. L'uomo nella foto non è Roberto
Roberto non era più sposato. La sua storia per bene non la so ma so che non aveva più una casa perché non era più sposato. Aveva perso il lavoro. Ma non sembrava davvero una persona senza casa. Non era trasandato. "Beh, si." diceva il mio alunno. "Aveva i capelli un po' lunghi". "Ma dai!" ho detto io. Oggi hanno quasi tutti i capelli un po' lunghi!"
Nel quartiere ci abita una donna che non sta bene e che non può più portare a spasso il suo cane. La donna ha offerto a Roberto un posto da dormire in cambio alle passeggiate con il cane. Roberto ha accettato. Dormiva nel garage della donna. Aveva un tetto.
Poi...si è ammalato. "Beh, fumava." mi disse il mio alunno come se fosse certo che si ammala se si fuma. Il ragazzo era visibilmente scosso. Credo che lo erano quelli che lo conoscevano. "È morto da solo." mi disse. "Prima lo hanno messo all'ospedale con i malati terminali e poi lo hanno mandato a casa. A casa. Nel garage. E li è morto da solo. Nessuno dovrebbe morire da solo."
Ho avuto qualche difficoltà a finire la lezione. Ho sofferto con lui. Roberto. Chiunque era realmente. Nessuno dovrebbe morire da solo. Nessuno dovrebbe morire in un garage.
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