giovedì 23 luglio 2015

Una svedese in Umbria - nella cucina di Eva - di Italia, Svezia, diete, ricette ed altro

Ho avuto la fortuna di essere invitata da Eva Bjorklund a pranzo! Che esperienza! Mi sono messa sul treno a Roma una domenica mattina alle 7.58 per andare a Terni in Umbria, il cuore verde d’Italia, dove Eva è venuta a prendermi in stazione. I suoi occhi blu erano illuminati di felicità e curiosità e dopo un caldo abbraccio abbiamo iniziato la nostra passeggiata insieme. Abbiamo passato  una giornata bellissima  e mi ha fatto da “cicerone” gratis nella bella città in mezzo al verde. Abbiamo passeggiato, ci siamo fermate al bar e abbiamo chiacchierato di tutto e di più.


Eva ed io nella sua cucina

Eva passa la maggior parte della giornata quando è libera nella cucina. È una cucina molto grande e luminosa. Qui cucina, fa dolci e anche il pane, ma è anche qui dove sta quando risponde agli e-mail dai suoi soci e quando chatta con i suoi amici in giro per il mondo. Sul muro tra le altre cose è appeso una mensola con degli oggetti svedesi. È in cucina che lei mi racconta la storia interessante della sua vita.

Una parte della cucina di Eva

Eva è arrivata come ragazza alla pari a Firenze alcuni mesi prima di compiere 16 anni nel 1970. Badava a tre bambini e studiava italiano all’Università per stranieri come alunna più giovane in assoluto. Dopodiché e tornata in Svezia e si è iscritta al liceo ma durante ogni vacanza tornava in Italia pagandosi i viaggi con i soldi che guadagnava come baby-sitter la sera. Dopo il liceo è stata alcuni mesi a Roma come ragazza alla pari.

La cucina di Eva prima che inizia a cucinar

Di nuovo in Svezia ha lavorato presso l’ospedale a Malmö e poi in un aslio e contemporaneamente studiava italiano presso l’unversità di Lund Nel 1979 è emigrata dalla Svezia ed ha iniziato a lavorare come guida sulla costa Adriatica. A Riccione ha incontrato l’Amore e si è trasferita a Terni nel 1980 e l’anno dopo si è sposata. Insegnava inglese ai bambini ed ha anche lavorato come guida, facendo traduzioni prima che nascesse la figlia Anna nel 1987.

In cucina è appeso una vecchia mensola per strofinacci dove Eva tiene souvenir svedesi ed italiani

Eva aveva comunque un problema. Il suo peso aumentava vertiginosamente e all’inizio non voleva neanche pensarci. Eva racconta:

Durante il mio primo anno a Terni sono aumentata 17 kg. Ho smesso di pesarmi quando l’ago della bilancia superava i 100 kg. Dipendeva sia dal buon cibo italiano sia da una difficile relazione con mia suocera. Fortunatamente una mia amica mi ha accompagnata alla WeightWatchers e lì ho imparato a mangiare in maniera buona e giusta e nello stesso tempo ho perso peso. Dopo ho capito che il mio mangiare era un modo per compensare un malessere e che spesso ci sono problemi piccoli o grandi dietro il sovrappeso, raramente dipende da disfunzione. Se sei felice devi ridere, se sei triste devi piangere, se sei arrabbiata devi strillare ma una persona con il problema del peso mangia invece di esprimere i sentimenti.”

Nel 2000 Eva è riuscita a perdere 27 kg grazie a WeightWatchers e le è stata offerto un lavoro presso la loro società. Lavorava in varie città in Umbria, Lazio e Abruzzo, un periodo era anche responsabile del magazzino a Milano e ci andava una volta alla settimana. Si trovava benissimo con questo lavoro, riuscire ad aiutare le persone con il sovrappeso  a mangiare il  giusto e perdere peso. Appena dopo la morte del suo papà ha ricevuto una cattiva notizia, WeightWatchers ha chiuso l’attività in Italia e licenziato tutto il personale.


Eva con il suo collega Pierluigi

Eva aveva lavorato insieme ad un collega Pierluigi che anche lui aveva perso 20 kg con lo stesso metodo. Sono stati chiamati da centinaia di soci WeightWatchers che chiedevano il loro aiuto. Stavano cercando un modo per continuare il loro lavoro e sono stati appoggiati dalla psicologa Simona Marzano ad aprire la loro società AnimamagrA (www.animamagra.it). Avevano aiutato tantissime persone a perdere peso e volevano continuare con questo lavoro. Continuano ad insegnare come mangiare sano e hanno riunioni settimanali dove aiutano chi ne ha bisogno. Finora hanno aiutato più di 100 persone a raggiungere il loro peso ideale.


Hai qualche consiglio da regalare a chi ama il buon cibo ma nello stesso tempo vuole dimagrire?”

“Consiglierei loro prima di tutto di tenere un diario alimentare dove scrivere tutto ciò che mangiano. Almeno 30 minuti di passeggiata al giorno. Bere ca 1 litro e mezzo -2 di acqua ogni giorno. Tre pasti principali e due spuntini giornalieri. 2-4 cucchiaini d’olio extravergine d’oliva al giorno. Almeno 2 porzioni di verdura e tre frutti al giorno. Non mangiare assolutamente cibo “triste”. Attraverso Internet si possono trovare tante ricette light e buone. Una volta alla settimana ci possiamo permetter qualcosa di extra come per esempio una pizza.”

Dopo le nostre chiacchiere molto interessanti entrano in cucina il marito e la figlia di Eva ed iniziamo a goderci un pasto favoloso che è composto da tre portate come si usa in Italia. Antipasto è melone e prosciutto, polpette di zucchine (ricetta dal blogg di Helena Eriksson

Livet på citronodlingen”   (http://pysen73.blogspot.it/2015/05/zucchinibullar.html) .


Le zucchine grigliate di Eva

Come primo piatto degli spaghetti con dei pomodori freschi, il secondo era petto di tacchino alla menta e l’arancia come contorno delle zucchine grigliati. Il tutto innaffiato con del fresco vino bianco locale. Naturalmente Eva aveva  preparato una bella macedonia per concludere il pasto. Ero piena finito il pasto ma Eva mi ha sorriso e detto “Non ti preoccupare! Sono tutte ricette AnimamagrA”.



Eva e la casa

Nel salotto c'è un misto di libri svedesi ed italiani

Eva legge molti libri svedesi che scarica sul suo e-reader dalle biblioteche svedesi, ma nella sua libreria si trovano libri svedesi e anche italiani in un mix divertente.

Ho chiesto ad Eva se era particolarmente affezionata a qualche oggetto in casa e allora mi fa vedere un quadro di Stoccolma ricamato dalla sua mamma. Eva regalò il materiale a sua mamma quando ancora viveva in Svezia e poi sua mamma lo regalò al marito di Eva per i suoi 50 anni.
Eva ed il suo quadro preferito - ricamato dalla madre

Eva- puoi regalare ai visitatori del mio blogg le ricette dei tuoi fantastici piatti di oggi?” ho chiesto prima di andare alla stazione.


“Certamente!” ha risposto Eva

Spaghetti alla Checca

Spaghetti alla Checca

  • Pomodori S. Marzano 2/ persona
  • Olio d’oliva extravergine 1 cucchiaino/persona
  • Basilico, origano, aglio, sale e pepe
  • Pecorino grattugiato


Spellare i pomodori dopo averli gettati in acqua bollente. Tagliare a pezzettini, aggiungere  olio,aglio spremuto, basilico tritato, origano, sale e pepe.
Condire i spaghetti e servire con pecorino grattugiato.


Tacchino alla menta e arancia


Tacchino alla menta e arancia 2 porzioni

  • Petto di tacchino a dadini ca 300 gr
  • Farina 2 cucchiai
  • Olio di oliva extravergine 1 cucchiaino
  • Burro 1 cucchiaino
  • Il succo di due arance
  • Menta fresca tritata


Infarinare il tacchino. Far rosolare con l’olio ed il burro in una padella antiaderente. Salare e pepare. Bagnare con il succo di arancia e portare a cottura. Servire con la menta tritata.

Grazie Eva! Torno presto! Un abbraccio

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