sabato 7 marzo 2015

8 marzo – la festa delle donne

Si vendono rami di mimosa in ogni angolo d’Italia e l’8 marzo i ristoranti sono pieni quando le donne escono per festeggiare. Alcuni si pongono la domanda: Che cosa c'è da festeggiare? Le donne soffrono in tutto il mondo, hanno stipendi più bassi degli uomini, sono ancora vittime di mutilazione degli organi genitali e vivono in condizioni generali peggiori degli uomini nella maggior parte del mondo. Altri vogliono festeggiare per ricordare le mete raggiunte fino ad oggi, come ad esempio il diritto al voto. In molti hanno combattuto per arrivare dove siamo oggi. Tu che cosa ne pensi? 

 
Bild: flickr.com Paloma Siro




C'é ancora molto da fare prima che l'Italia raggiunga l'uguaglianza tra i sessi. Il 56% delle donne sotto ai 35 anni sono disoccupate al Sud e le differenze nello stipendio tra una donna ed un uomo sono spesso grandi. Nel 2010 soltanto il 18% dei membri del senato erano donne, una cifra bassa paragonata con il 45% della Svezia. L'Italia è stato sempre guidata da uomini che non si sono mai dovuti occupare della politica familiare e questo non ha portato risultati positivi nella società. Comunque, può valere la pena festeggiare alcuni progressi. La violenza contro la moglie è stata proibilta nel 1963. La punizione agli uomini che uccidevano la propria moglie, figlia o sorella si sono prolungati dai 3 -7 anni che erano fino al 1981. La violenza sessuale è stata riconosciuta come reato contro la persona nel 1996 e non contro la società. Ora esiste una legge che vieta lo stalking e quindi vediamo che le cose procedono, sebbene molto lentamente.


Foto: flickr.com forget angelhead


L'idea di una giornata per le donne nacque all'inizio del secolo scorso e nel 1911 veniva festeggiata in quattro paesi, la Danimarca, la Svizzera, la Germania e l'Austria. Si chiedeva tra altre cose il diritto al voto per la donna. Il 25 marzo 1911 una fabbrica a New York si incendiò, e 123 donne e 23 uomini persero la vita, e si iniziò attivamente a cambiare la situazione del lavoro e i diritti della donna. Poi sono cambiate anche le leggi sul lavoro.



Si iniziava a festeggiare la giornata delle donne in molti paesi. A San Francisco fu stipulato un contratto che proclamava uguaglianza tra uomini e donne come un diritto umano fondamentale. Nella prima conferenza femminile internazionale dell'ONU in Messico 1975 si prese l'iniziativa per stabilire una giornata internazionale per le donne e questa giornata esiste dal 1978.





UDI, Unione Donne in Italia è stato fondato nel 1944 su iniziativa di alcuni partiti della sinistra

(PCI, PSI, Partito d'Azionie, Sinistra Cristiana och Democrazia del Lavoro) ed è stato un iniziativa loro di festeggiare la giornata delle donne l'8 marzo 1945. Dopo la fine della guerra si è iniziato a festeggiare e la mimosa ne divenne il simbolo secondo la proposta di tre donne, Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei. Si scelse la mimosa perchè è semplice e cresce salvaggia in tutto il paese.


Foto: Flickr.com Carlo Sposini



Secondo me l'80% del potere del mondo appartiene ancora agli uomini e ci sono tantissime cose da fare per migliorare le condizioni delle donne nel mondo del lavoro, nella società e nelle case, ma credo anche che questa giornata sia un giorno perfetto per discutere questi questioni. Credo che possiamo usare questo giorno per festeggiare le tante donne che hanno combattuto e che tuttora combattono per un mondo migliore. Penso che tutte le donne debbano essere libere di festeggiare come vogliono, se vogliono. Magari molte di loro davvero hanno vinto grandi battaglie negli ultimi decenni. Rispetto sia coloro che vogliono festeggiare che quelle che preferiscono non farlo.Ma non mi piace la commercializzazione di questa giornata.



Comunque sia la tua opinione, ti auguro una splendida giornata!