Aprì la porta di casa e chiamò un’ultima volta i bambini. Era tardi e dovevano sbrigarsi per fare in tempo ad arrivare a scuola prima dell’inizio delle lezioni. Lui si alzava presto la mattina ma era sempre difficile insegnare ai gemelli ad organizzarsi bene la mattina. Sua moglie era già andata in ufficio...
Lei sì che aveva
un ufficio in cui andare. Un posto dove sentirsi utile e grazie al quale
riusciva a portare a casa uno stipendio. Lui invece... Lui il lavoro lo aveva
perso 3 anni prima e per quanto avesse cercato non era finora riuscito a
trovare nulla di serio. Dopo una certa età sembrava un’ impresa impossibile. Dallo
Stato non gli arrivava più un soldo. Aveva fatto centinaia di lavori a nero e
migliaia di colloqui di lavoro sempre con lo stesso risultato: “Le faremo
sapere Sig. Rossi”. Ma nessuno gli faceva mai sapere un bel niente. E quindi si
ritrovava ad occupare le sue giornate come meglio poteva tra un lavoretto e l’altro.
Badava alla casa, ai bambini e alla moglie. Adriana non si faceva mai mancare l’occasione
di rinfacciare che tutto quello che si faceva era con i soldi che guardagnava lei. Persino il cibo, che a lui piaceva tanto, era frutto delle
giornate della moglie. Lui era – e si sentiva – un mantenuto.
I gemelli
correvano contenti per le scale. Fuori c’era una lieve nebbia che prometteva
bene. Ci sarebbe stato il sole. Almeno quello.Il Sig. Rossi stava per chiudere
il portone quando sentì dei passi veloci dientro di sé. Si girò per guardare
chi era e per tenere la porta ancora aperta per un po’. Era la Signora Belli,
la vicina di casa. Una casalinga elegante e sempre sorridente.
“Buongiorno!”
disse lei con un sorriso splendente.
“Buongiorno!”
rispose lui.
Anche lei aveva
due bambini con sé ed erano tutti diretti verso la stessa scuola. Lui e lei
avevano gli stessi compiti da svolgere durante la giornata; prima i figli a
scuola, e poi si badava alla casa fino al ritorno del coniuge. Eppure tra i due
c’era una grande differenza; lei era una casalinga, lui un disoccupato
mantenuto.